12.2.07

 

Istat: aumentano le coppie di fatto e i figli nati fuori dal matrimonio

Una cerimonia su tre è celebrata davanti al sindaco. Al Nord la percentuale sale al 43%. Al Nord e al Centro 12 nozze su 100 sono miste, tra italiani e stranieri.

In Italia le coppie di fatto sono in continuo aumento, un fenomeno al quale corrisponde una diminuzione dei matrimoni. Non solo: sono sempre di più le coppie di fatto che scelgono di avere dei figli. L'incidenza dei bambini nati al di fuori del matrimonio, attesta l'Istat nell'indagine 'Il matrimonio in Italia: un'istituzione in mutamento', è attualmente intorno al 15 per cento, cioè quasi 80.000 nati all'anno, quasi il doppio rispetto a 10 anni fa, quando questo valore era pari all'8 per cento. Crescono inoltre le unioni civili e i matrimoni nei quali almeno uno dei due sposi è straniero: nel 2005 sono diventate il 12,5 per cento del totale, una percentuale di tutto rispetto rispetto al modesto 4,8 per cento del '95. 500.000 le coppie di fatto. "Questo fenomeno - spiega l'Istat - va interpretato nel quadro più generale delle trasformazioni dei comportamenti familiari. Sono infatti sempre più numerose le coppie, ormai oltre 500.000, che scelgono di formare una famiglia al di fuori del vincolo del matrimonio".

Celebrati 'solo' 250.000 matrimoni

Nel 2005 sono stati celebrati poco più di 250.000 matrimoni. Rapportato al '72 il numero presenta un vistosissimo calo: infatti in quell'anno ne vennero celebrati 419.000. Si alza l'età delle nozze. Oltre alla tendenza a vivere la vita di coppia senza contrarre matrimonio, si è rafforzata nel 2005 (anno di riferimento dell'indagine) la tendenza a posticipare l'età delle nozze per chi invece continua a fare questa scelta: attualmente infatti gli sposi alle prime nozze hanno un'età media che è intorno ai 32 anni e le spose quasi 30, quattro anni in più dell'età che avevano in media i genitori al primo matrimonio.

Più matrimoni in Campania

I dati poi si diversificano a seconda delle aree nel Paese. Ci si sposa più al Sud e nelle isole (rispettivamente 4,9 e 4,6 matrimoni per 1000 abitanti) che al Nord (3,8 per mille abitanti). Il numero più alto di matrimoni si registra in Campania (5,3 per 1000 abitanti), il più basso in Emilia Romagna (3,5). In Campania si registra anche un'età più bassa degli sposi (per le donne l'età media è 27,9 anni), mentre in molte regioni del Nord l'età media delle spose supera i 30 anni.

In aumento i matrimoni civili

Il matrimonio civile è scelto nel 32,4 per cento dei casi: solo 10 anni l'incidenza non arrivava al 20 per cento. La percentuale sale però al 43 per cento al Nord, al 35 al Centro e scende al 18 al Sud. Tra le città, le percentuali più alte di matrimoni civili si registrano a Bolzano, Siena e Firenze.

Più divorzi e seconde nozze

Il numero medio di divorzi in Italia è arrivato a 15 su 100, in decisa crescita così come i secondi matrimoni, che arrivano a quasi il 10 per cento del totale. Anche in questo caso, sono il Nord e il Centro a registrare la maggiore diffusione rispetto al Sud.
Più matrimoni misti al Nord e al Centro
L'8,8 per cento dei matrimoni celebrati in Italia nel 2004 erano misti, cioè uno degli sposi era straniero. Al Nord e al Centro nello stesso anno si sono rilevati 12 matrimoni misti ogni 100 celebrazioni. Al Sud l'incidenza è del 4,5 per cento. E' molto più frequente il caso in cui lo sposo è italiano e la sposa straniera, nel 49 per cento dell'Europa centro-orientale. Il 60 per cento dei partner stranieri ha lo stesso livello di istruzione di quelli italiani, e le differenze di età sono contenute in genere nell'ordine dei 3/4 anni.

Preferita la separazione dei beni

Nel 56 per cento dei casi gli sposi nel 2005 gli sposi hanno scelto la separazione dei beni. Solo al Sud prevale, anche se di poco, il regime della comunione.

(Repubblica.it, 12.2.07, Rosaria Amato)

Etichette:


Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

"La donna libera dall’uomo, tutti e due liberi dal Capitale"

(Camilla Ravera - L’Ordine Nuovo, 1921)

--------------------------------------

Sciopero generale, subito!

Stop agli omicidi del profitto! Blocchiamo per un giorno ogni attività. Fermiamo la mano assassina del capitale. Organizziamoci nei posti di lavoro in comitati autonomi operai con funzioni ispettive. Vogliamo uscire di casa... e tornarci!

--------------------------------------