19.11.07
Violenza sessuale: più vittime tra giovani, laureate e donne del Centro-Nord
Donne laureate, che ricoprono posizioni lavorative elevate, come imprenditrici o dirigenti, giovani tra i 25 e i 34 anni, in maggioranza divorziate o separate, del centro-nord: è l'identikit di molte delle vittime di violenze, fisiche o sessuali, tracciato da una ricerca dell'Università 'Lumsa' di Roma sulla base di dati Istat e presentata questa mattina al convegno 'La violenza in ambito familiare. Tessuto sociale e violenza in famiglia: che fare?', organizzato presso l'ospedale San Giovanni Addolorata, al quale hanno partecipato i ministri Barbara Pollastrini (Pari opportunità) e Rosy Bindi (Famiglia).
Subisce violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita il 63,9% delle donne divorziate o separate contro il 38,5% delle nubili, il 26,6% delle coniugate e il 24,5% delle vedove. In base ai titoli di studio, il 46,2% delle vittime è laureata, il 38,6% è diplomata, il 28,9% possiede la licenza media e il 17,6% ha solo il titolo elementare. Quanto alla condizione professionale, in testa nella triste classifica figurano imprenditrici e dirigenti con il 50,5%, seguite dalle impiegate con il 40,6%, dalle studentesse con il 36,4%, dalle operaie con il 30,9%, dalle casalinghe con il 22,4%.
La fascia d'età più colpita è quella tra i 25 e i 34 anni (37,9%), mentre la ripartizione geografica vede vittima di violenza sessuale nel corso della sua vita il 35,9% di chi abita nel Centro Italia, il 35,5% nel Nord-Est, il 34,5% nel Nord-Ovest, il 26,6% nel Sud e il 24,3% nelle Isole.
Nel quinquennio 2000-2005 ci sono stati oltre 4mila casi di omicidi in famiglia, mentre in media in Italia muore una persona ogni due giorni in seguito a violenze che portano ad omicidi.
(Apcom, 14.11.07)
Etichette: femminicidio, stupro, violenza di genere, violenza familiare