12.9.07
Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini
Le donne, a parità di lavoro, guadagnano molto meno degli uomini. E la differenza retributiva è in media del 23%, con un'oscillazione che va dal 15% a oltre il 40% per le libere professioni e i ruoli di vertice. Lo rivelano, ma sarebbe più corretto dire lo confermano, alcune indagini promosse dal ministero del Lavoro, che saranno presentate a ottobre. Le indagini mostrano come la differenza riguardi tutta Italia, tutti i settori e tutte le professioni: a parità di qualifica professionale e di ore lavorate le donne percepiscono salari inferiori a quelli degli uomini. In media, il guadagno netto annuo delle donne è inferiore rispetto a quello dei maschi di 3.800 euro per i dipendenti a tempo indeterminato, ma può uperare i 10 mila euro per i lavori autonomi. Gli uomini hanno in media redditi superiori rispetto a quelli delle donne in tutte le forme contrattuali: del 23% nel lavoro dipendente, 24% per le collaborazioni, mentre in quello autonomo il differenziale sale al 40%.
Il tema delle discriminazioni retributive, ha sottolineato il sottosegretario al ministero del Lavoro Rosa Rinaldi, non è «una patologia dei lavori più umili e meno qualificati, bensì dell'intero sistema produttivo e professionale, nel privato come nel pubblico e non esclude neppure il terzo settore e quelle produzioni per il welfare sociale, che parrebbero rispondere meno alle logiche di mercato e per il mercato».
(Il Messaggero, 11.9.07)
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